Non c'è scampo: se si vuole penetrare negli angoli più oscuri, traditori e intatti di questa terra bisogna essere pronti a pagare con la salute e con la vita.
Qualcuno risolve con un'esistenza paradossale
a un'amica, tra poche ore ad Asmara: copriti bene e attenta al mal d'Africa e a tutti gli italiani che da due anni in Ungheria ancora nn parlano bene l'ungherese:
"31. Mi trovo in Africa, inchiodato a letto da 2 mesi, alle prese con la malattia. Che sia un'infezione tropicale, un avvelenamento del sangue o qualche misteriosa tossina, fatto sta che sono tutto gonfio e ho il corpo ricoperto di eruzioni, pustole e ascessi. Non ce la faccio più a resistere al dolore e chiedo a Varsavia l'autorizzazione a rientrare. In Africa mi sono ammalato spesso perchè i Tropici producono tutto in eccesso, a dismisura, e questa legge di moltiplicazione forsennata e di atipica abbondanza si estende anche a microbi e batteri. Non c'è scampo: se si vuole penetrare negli angoli più oscuri, traditori e intatti di questa terra bisogna essere pronti a pagare con la salute e con la vita. Le passioni pericolose sono sempre un Moloch pronto a inghiottirci. Qualcuno risolve la situazione con un'esistenza paradossale, vale a dire che appena arrivato in Africa si rintana in un buon albergo, non esce mai dai quartieri bianchi e, sebbene da un punto di vista geografico si trovi in Africa, in realtà continua a vivere in un surrogato di Europa in formato ridotto. Si tratta di un espediente indegno di un vero viaggiatore e inaccettabile per un corrispondente che deve verificare tutto sulla propria pelle". Ryszard Kapuscinski
(da "la prima guerra del football e altre guerre di poveri")