Blog Tools
Edit your Blog
Build a Blog
View Profile
« December 2008 »
S M T W T F S
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31
You are not logged in. Log in
Entries by Topic
All topics  «
Bp comunista
expatriate
gente di Bp
politica
VII distretto
Vittula
friendly blogs
l'altra Budapest
tweets da Budapest
utazas Bariba
la mia cucina ungherese
italiano a Wroclaw
harom macska van
Szecesszio.com
ideotek
cielo d'Ungheria
nicolashackenberg
riksa futam
wenyanguilai
Babelblog

art. politica
un paese in bilico (2012)
elezioni 11.4.2010
crisi 2009
Irving-scontri 15Mar.
universita' Ung.(p.12)
REACH
E' morto Puskas
JOBBIK
Scontri 23 Ottobre
Scontri 19 Settembre

News of the wolrd
Cafe Babel
Peacereporter
Tipi Metropolitani

Transeuropaexpress
Viaggio in Polonia

art. Energia
biofuel 2generazione
batterie auto elettriche
Ignalina - nucleare Lituania
Temelin e l'industria nucleare russa
Nucleare Est Europa
Biocarburanti

where in Budapest
Caffe' da Carlo
Peccati di gola
bubble hostel

who in Budapest
Scott Alexander Young: Futurethreat
Szoke Janos


radiolinkredulo


eastern approaches


l'altra budapest


visitare Budapest



contatore dal 27.1.07


Add to Technorati Favorites
live in Budapest
Saturday, 20 December 2008
la fine del maiale - a disznovagas

Akos me l’aveva detto dopo la vendemmia, la prossima volta dev’essere il disznovàgàs, l’uccisione del maiale. Quel giorno è arrivato. La sveglia è alle 4. Alle 4.30 siamo in macchina, percorriamo i 10 Km da Koros a Kocser  dove vive il nonno che ammazzerà il maialo. Sono nel cuore della bassa terra, l’alfold, la grande pianura che dal Danubio si estende  a perdita d’occhio fino ai Carpazi, per tutta l’Ungheria. Ho scordato Hemingway a casa. E’ buio, la strada tipo una nostra provinciale, son 2 giorni che piove, la strada è piena di pozzanghere, che Eb, alla guida prende in pieno, convinto, tutto buio attorno, nella Bassa Pianura, sentiamo solo l’acqua che ricade..Nel bagagliaio c’è una bombola del gas con un bocchettone.

Arriviamo ad una casa di campagna, come tante in Europa, case a un piano, arredamento rustico, potremmo essere anche fuori Triggiano. Si farà tutto in famiglia, il nonno, lo zio e il fratello, il padre acquisito, Eb. A un certo punto mi faccio un giro, tutte case di campagna una accanto all’altra animali strani qua e là, la targa dice via Kossuth, all’angolo ovviamente è via Petofi. In casa c’è anche qualche busta di Tesco, magari han mangiato fettine di maiale di Tesco o Spar-budget anche ieri l’altro, ma oggi è il disznòvàgàs, la tradizione.

 Il maiale si sorprende prima dell’alba, prima che il gallo canti, nel pieno del sonno, intontito. E’ una cosa grande e rosa, la figura enl libro delle elementari nn mentiva, anche il muso è come quello nel banco del porchettaro. il maiale è un buon investimento, da consigliare in tempi di crisi: mangia anche la merda e in un solo anno di vita è arrivato sui 200 kili.  Il maiale gira in tondo, nel recinto, accompagnato da un omino. L’omino è un boller, un uccisore di maiali, assomiglia a Charles Bronson, mi dicono, ma ora è in cattivo stato. E’ notte, il maiale stava dormendo, il Charles Bronson della bassa puszta lo accarezza sul vello e sul collo, il maiale ha uno scatto, allora il boller gli fa fare un altro giro, poi un rumore metallico e il maiale stramazza a terra. Nessuno sparo, basta sfiorare un meccanismo e il maiale riceve come un grosso colpo di ferro. La carotide è spezzata di netto, il maiale non ha sofferto, grazie a Charles Bronson. Vorrei morire anch’io cosi’. Subito arriva la nonna con una  bacinella bianca per raccogliere il sangue, che esce copioso. E’ ancora buio, solo il gallo di Ersike, la vicina si affaccia. Nessun urlo, nessun entusiasmo, tutto è normale, ritmi e cicli di natura e prodotti naturali...

Il porco dà qualche strattone da terra.. poi basta, charles Bronson se ne va. Poi con calma portano il maiale sull’aia, una chiazza di sangue scuro di lato, il maiale è su un fianco, Eb impugna la bombola, accende la punta, ha un’aria pacifica mentre con pazienza usa il lanciafiamme per bruciare le setole bel maiale, che lo zio Laszlo gratta via. Mi chiamano in casa, assaggiamo il sangue con le cipolle, bollito, era tutto raggrumito e sembra uno spezzatino. Dal sapore un po' forte magari.

Ora il maiale è rosa rosa enorme davanti al visino della piccola Barbie, la figlia di zio Laszlo... Dopo il sangue si mangiano le orecchie del maiale. I lobi, teneri, gustosa cartilagine. Son buone mi dicono, ma attento, per gustarle davvero ci vuole un pochino di sale. E’ cartilagine, nn sa di molto. Peccato.

Comer se stessero riparando l’qantenna del televisore arriva il nonno a tagliar via la testa del porco, poi le 4 zampe, i prosciutti, poi lo mettono a pancia all’aria, Laszlo tentenna un po’ quando si tratta di aprire la cassa toracica, ma tutto va bene. Il nonno ha i baffetti appena accennati sotto il naso, come Adolfo buonanima, stivaloni di gomòlma e il coltello migliore. Il maiale fa la sua fine. Via le le costolette, i quarti, la carne, tantissime interiora e materia molle. Alla fine nn rimane altro che la pelle, che vien richiusa in 4, come una coperta.

Ora gli uomini riposano, le donne iniziano a srotolare l’intestino, bollire i polmoni e il fegato e cosi’ via. Preparare salsicce e pancetta. C’è la salsiccia che conosciam tutti, ma c’è anche una salsiccia fatta col sangue, nera, nerissima e una chiara, fatta con le parti molli. Gli uomini ora tagliano la carne. Alle 9.30 sono pronti i primi pezzi di carne arrosto, sapore … Io sono un uomo di città, un varosi, al pomeriggio già ci sarà sulla tavola di Koros la salsiccia soffritta nel burro,e io posso solo farmela mettere da parte, mi son chiuso in bagno 3 volte in un’ora, con la cosa più nera che sia mai uscita dal mio corpo.

Eb mi chiama per guardare i pavoni del vicino e fare il richiam ai tacchini di Ersike che rispondono.  Intanto sull’aia appena sotto lo spiazzo dove è stato aperto il maiale son comparse le galline e i 3 galli, ha piovuto e ci son le pozzanghere, color della terra, sotto il cielo ancora carico di nuvole della Terra Bassa, quella più lontana attira la mia attenzione. E’ più rossastra, lucida, il sangue la colora. 

 


Posted by alessandro grimaldi at 00:01 CET
Updated: Sunday, 4 January 2009 02:16 CET
Post Comment | View Comments (2) | Permalink

Wednesday, 14 January 2009 - 17:20 CET

Name: "anonymous"

Posso solo sperare che nessun vegetariano (men che meno di nostra conoscenza!) legga mai queste pagine, che tra l'altro, ti dirò, reputo davvero ben scritte. Mai però quanto il racconto dell'orrore di Natale... quello sì che mi è piaciuto.

A presto

Andrea

Friday, 12 June 2009 - 09:40 MEST

Name: "Francesco"

Degno del miglior Olmi ne "L'albero degli zoccoli"

View Latest Entries

segnala il tuo blog su blogmap.it Places Blogs -  Blog Catalog Blog Directory Blog Directory & Search engine Travel Blogs - Blog Top Sites a href="http://www.blogarama.com/">Blogarama - The Blog Directory blog search directory Find Blogs in the Blog Directory Listed in LS Blogs Blog-Show la vetrina italiana dei blog!