Annunciata la chiusura del British Council di Budapest, insieme ad altre sedi europee. La Gran Bretagna guarda a Medio Oriente e Asia Centrale.
Verso Piazza degli Eroi, in strade che percorro normalmente di corsa per andare alla metro gialla, c’è la sede del British Council, l’istituto di cultura britannico, in un quartiere dolce e alberato che è il quartiere diplomatico di Budapest, fatto di ville liberty iniziosecolo che parlano di un’epoca in cui non si andava troppo di corsa. Il British Council è giusto di fronte all’ambasciata cinese e all’Istituto di cultura austriaco e alle spalle dell’Ambasciata bulgara. La geografia politica di Budapest.
Ci sono andato una volta, quando ero in cerca di una biblioteca pubblica o semipubblica con libri in una lingua comprensibile. Mi spiegarono pero’ che la biblioteca serve solo per ungheresi e stranieri insegnanti di inglese, sorry. Ora che ho nel portafoglio le tessere della biblioteca dell’Istituto di Cultura Italiano e della Biblioteca Municipale e tanti bei libri sparsi per casa, me ne frego, come diceva un noto pelato della politica italiana.
Pero’ ci rimango comunque male quando leggo sulla stampa inglese che la Gran Bretagna ha deciso un notevole rinnovamento delle sue rappresentanze culturali all’estero, e che anche quello di Budapest farà una brutta fine. Spariranno una alla volta storiche sedi europee (delle 19 esistenti pian pianino andran via quelle di Austria, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Ungaria, Latvia, Lituania, Slovacchia und Slovenia), ormai la cortina di ferro non c’è più, e ormai ci “posson seguire tutti da internet” han detto.
I soldini risparmiati serviranno ad aprire tante nuove sedi in Medio Oriente e Asia Centrale (qualche paese tranquillo: Yemen, Pakistan, Bangladesh, Uzbekistan, Iraq, Afghanistan, ampliamento della sede in Nepal), nn saranno in ville eleganti fine secolo, ma aiuteranno a migliorare le relazioni tra UK e questa zona del mondo. Sempre meglio che andare alla guerra..