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Nel cuore del VII distretto, per le strade dell'ex quartiere ebraico.
In ungherese per dire grande amico (amicone), si usa una parola ebraica, "Haverom". A cavallo
tra 800 e 900, il 30% della popolazione di Budapest, era ebraica, e gli ebrei sono stati una delle grandi forze propulsive
che hanno fatto grande e bella la città. Oggi gli ebrei sono 80.000, la terza comunità in Europa, e il quartiere
ebraico è ancora lì, affascinante, con le sue stradine e i palazzi scuri che hanno vissuto tempi migliori, ma hanno resistito
col loro fascino a nazismo, comunismo e crisi sociali..
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una passeggiata tra le sinagoghe, la bellissima Grande sinagoga, la seconda sinagoga più grande al
mondo fuori da Israele, dopo New York, si affaccia sulla da poco rinominata piazza Theodor Hertzl, con il museo ebraico, il
padre del sionismo, che era ungherese, l'imponente sinagoga ortodossa nella streta Kazinczi utca, la strada
del Szimpla, nel cuore del quartiere, alla spalle dello scannatore rituale la moresca sinagoga di Rumbach utca.
ma
anche il Godzsu udvar, 6 cortili collegati fra loro, un lungo passaggio fra i palazzi, tra le sinagoghe, intitlolato
a chi si è speso per la fratellanza tra magiari e romeni e tanti palazzi classici e liberty, dalla contorta
storia centenaria, qualcuno ben ristrutturato come il Magyar Fürdő altri splendidamente decadenti..
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