E’ passato un po’ di tempo, il blog nn è stato aggiornato per rmotivi di censura interna, o soltanto prchè la politica è diventata un po’ più triste nel frattempo.
Un breve aggiornamento. Il governo ha tenuto duro, il presidente è sempre in carica.
E ben saldo, finalmente hanno fatto come si fa nei paesi normali, il primo ministro ha chiesto la fiducia al parlamento, fiducia per il governo e per la finanziaria. Il voto c’è stato giovedì 5 Ottobre e la fiducia è stata ottenuta. Grandi polemiche perché la richiesta di voto segreto dell’opposizione non è stata accolta. Nel discorso per la richiesta della fiducia Gyurcsany ha chiesto anche pubblicamente scusa per le parole usate nel discorso incriminato. Tutto è bene quel che finisce bene. Chi ha avuta ha avuto, chi ha dato ha dato e sc….
Da parte sua Orban ha continuato a proclamarsi il vincitore morale delle elezioni e si è sentito in dovere di porre un ultimatum al governo per le dimissioni, al suo posto vuole un governo tecnico di esperti che si adunano attorno a un tavolo.
I miei amici di Fidesz ci credono a queste parole e seduti attorno a un tavolo zeppo di Dreher cerchiamo di ragionare. Certo Gyurcsàny è improponibile e ha portato il paese al tracollo pur di far guadagnare se e i suoi amiconi, ma a un italiano che di governi tecnici ne ha un breve ricordo in quella favolosa metà degli anni 90, sembra proprio che un governo tecnico non possa prendere le decisioni politiche che una politica economica di rottura e salvezza necessita,
L’ultimatum è scaduto venerdì, ovviamente anacronistico dopo la fiducia, ma poi Fidesz ha finalmente preso per mano la folla in piazza del parlamento, e Orban ha tenuto un gran discorso alla piazza alle 17.30 davanti a circa centomila persone… Il palco è stato allestito a 20 metri da quello della manifestazione spontanea, per differenziarsi ovvio, La solita folla colorata, tenace, che nn ha mollato, tanti volti normali, pensionati, giovani, insomma tutti quelli realmente scontenti di Gyurcsany, dicono che si era in centomila, infatti la folla era proprio tanta era veramente tanta e si snodava anche per le vie laterali della piazza del parlamento, e vedeva il comizio da maxischermi retti da enormi gru.
Io pero’ inizio a perdere un po’ di entusiasmo, e siedo su uno scalino mentre li guardo, questa brava gente, il parlamento è in fondo appena eletto e il governo ha avuto. E son stati bravi a cavalcare i gravi scontri per distogliere l’attenzione dal motivo della protesta.
Mi allontano perché oggi vado a vedere l’Opera, che qui costa in un palco bellissimo sui 15 euro, e ora posso anche passare da Szabadsàg tér, finalmente riaperta. La sede della TV è comunque transennata, ha la facciata annerita, han messo del compensato per coprire le finestre, e il monumento alll’armata rossa (altro oggetto di violenza in quella bella nottata), nel mezzo della piazza, ha tutti i fregi e le scritte divelte ma è ancora un pomeriggio di sole e quello che c’è in piazza ora è solo una manovra politica.